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Tesi meritevoli

Questa pagina contiene l’indicazione delle tesi di laurea triennale, magistrale e di dottorato di ricerca ritenute meritevoli di menzione come da delibera del Consiglio di Dipartimento di Studi umanistici, su proposta degli indicatori della “Qualità della ricerca” individuati dal Comitato per la Ricerca Dipartimentale.

 

Lauree triennali: [Classe L-10]

Lauree magistrali: [Classe LM-14/15]    [Classe LM-37]

Corsi di dottorato: [Umanesimo e Tecnologie]

 

Tesi di Laurea triennale Classe L10

Disciplina

Storia della letteratura latina - s.s.d. L-FIL-LET/04

Laureata

Dott.ssa Ludovica Pompocci

Titolo tesi

Virgilio e lo scudo di Enea nell'VIII libro dell'Eneide

Relatore

Prof.ssa Francesca Boldrer

Sessione

Ottobre 2022

Abstract

La tesi prende in esame un oggetto prezioso e simbolico presente nell'Eneide di Virgilio, lo scudo di Enea, fabbricato da Vulcano e donato da Venere al figlio. Tale arma, ornata di immagini della futura storia di Roma, è oggetto di analisi sia dal punto di vista letterario-artistico come esempio di ekphrasis (descrizione di un'opera d'arte), sia intertestuale nel confronto con lo scudo di Achille in Omero, nonché storico-civile nel suo legame con l'età augustea. Si affronta infine un problema esegetico in un passo virgiliano relativo allo scudo.


Disciplina

Storia della letteratura greca - s.s.d. L-FIL-LET/02

Laureato

Dott. Gabriele Torcoletti

Titolo tesi

Asia e Europa nel trattato ippocratico Arie, acque, luoghi.

Relatore

Prof.ssa Maria Fernanda Ferrini

Sessione

Ottobre 2022

Abstract

La tesi prende in esame il trattato ippocratico Arie, acque, luoghi, del V secolo a.C., il primo testo di climatologia medica. In esso, medicina ed etnografia si sovrappongono e riconsiderano il ruolo dell’uomo nell’universo. Il testo è destinato ai medici che viaggiano, i periodeuti, i quali quando arrivano in una nuova città, devono rendersi subito conto di come sia situata rispetto al sole e ai venti, della qualità dell’acqua e valutare la natura del suolo; da questa analisi preventiva, il medico è in grado di riconoscere le malattie endemiche e quelle che potrebbero presentarsi nel corso dell’anno, di prevederle e di curarle senza commettere errori. Il mondo descritto in Arie, acque, luoghi è diviso in due grandi continenti: l’Europa, che si estende dalla Spagna Meridionale alla Palude Meotide (l’odierno Mar d’Azov), e l’Asia, che include l’Impero Persiano e l’Egitto e la Libia. L’autore ippocratico traccia un confronto di queste due parti e delle popolazioni che in esse vivono: le differenti qualità dei luoghi influenzano con effetti diversi i corpi e gli animi di coloro che vi abitano. La medicina ippocratica non può prescindere dall’intima connessione uomo-ambiente, che rende entrambe le parti, quella antropica e quella ambientale, interessate da processi della stessa natura. Alla ricchezza e al rigoglio dell’Asia, dove tutto è più bello e più grande, e dove anche gli uomini sono più mansueti, ma proprio per questo più facilmente assoggettabili, si contrappone la selvaggia e brulla Europa, i cui abitanti, fieri ed inflessibili, nulla hanno in comune con gli indolenti Asiatici. Una variabile interviene tuttavia nella teoria del determinismo ambientale: il costume (νόµος) esercita sulla natura (φύσις) una forza (βίη) capace di modificarla. Arie, acque, luoghi dà un fondamento scientifico al contrasto tra Oriente e Occidente, contrasto che non è semplicemente culturale, ma anche e soprattutto politico.

 

Tesi di Laurea magistrale Classe LM-14/15

Disciplina

Letteratura italiana - s.s.d. L-FIL-LET/10

Laureata

Dott.ssa Giulia Recanati

Titolo tesi

Genesi ed elaborazione del romanzo Sangiocondo di Dolores Prato

Relatrice

Prof.ssa Laura Melosi

Sessione

Ottobre 2022

Abstract

La tesi concerne un particolare aspetto del lavoro letterario di Dolores Prato. Presenza marginale nel panorama letterario del secondo Novecento, la scrittrice spende buona parte dei suoi novant’anni a comporre con passione e puntigliosità opere intere e frammenti mai usciti dai suoi cassetti. Nonostante le amicizie intellettuali da cui trae impulso a perseverare nel suo impegno artistico, non riesce ad entrare nel mondo editoriale se non negli ultimi anni di vita, con Giù la piazza non c’è nessuno, opera uscita malconcia dalle mani di un editor d’eccezione, Natalia Ginzburg. Alla riscoperta del capolavoro, nel 1997, è seguito un nuovo fervore di studi, con la necessità di delineare il profilo intellettuale dell’autrice attraverso l’esplorazione del voluminoso epistolario e degli scritti inediti, conservati oggi nell’Archivio Contemporaneo A. Bonsanti del Gabinetto Vieusseux di Firenze e nell’archivio privato dei coniugi Ferrari a Roma. Dopo aver ripercorso le tappe della vicenda intellettuale e umana della Prato, lo sviluppo della trat-tazione si è indirizzato verso lo studio della genesi del primo romanzo, uscito nel 1963 col titolo Sangiocondo, singolare per la lunga stesura e per l’ancor più travagliata pubblicazione. Si sono delineate, sulla base di un’ampia documentazione inedita qui per la prima volta presentata, le rela-zioni umane intrecciate dalla scrittrice a San Ginesio e, in modo particolare, la singolare amicizia col parroco, Don Pacifico Ciabocco.

 

 

Disciplina

Filologia Umanistica - s.s.d. L-FIL-LET/08

Laureato

Dott.ssa Benedetta Dui

Titolo tesi

L’Umanesimo in un libro. Il ms. Federici 82 della Biblioteca Comunale di Fano e Pietro Mario Bartolelli, medico, copista, lettore

Relatore

Prof.ssa Silvia Fiaschi

Sessione

Luglio 2022

Abstract

La tesi analizza aspetti formali, materiali e contenutistici del ms. Federici 82 della Biblioteca Comunale di Famo, pregiato esempio di codice umanistico che riunisce, al suo interno, testi classici, patristici e del Quattrocento (fra cui scritti di Poggio Bracciolini .e di Ciriaco d’Ancona). Specifici approfondimenti sono dedicati all’estensore Pietro Mario Bartolelli, abile copista e intellettuale raffinato che esercitò la professione di medico. Molte sono le connessioni esaminate con espressioni culturali coeve, come i rapporti con il Tempio Malatestiano di Rimini, per la commistione fra tradizione pagana e tradizione cristiana.

Pubblicazioni correlate BENEDETTA DUI, Il libro di un medico umanista: il ms. Federici 82 della Biblioteca Comunale di Fano, “Nuovi studi fanesi”, 34 (2023), pp. 23-41.

 

Disciplina

Filologia Umanistica - s.s.d. L-FIL-LET/08

Laureata

Dott.ssa Giorgia Paparelli

Titolo tesi

Boccaccio nelle Marche: percorsi di tradizione e di ricezione fra Tre e Quattrocento

Relatrice

Prof.ssa Silvia Fiaschi

Sessione

Luglio 2022

Abstract

La tesi si interroga sulla possibilità di individuare nelle Marche un territorio culturale significativo per la tradizione e la ricezione dell’autore, nello snodo cronologico cruciale dei secoli XIV e XV. Essa affronta un campo mai esplorato prima, arricchendo notevolmente le prospettive di analisi rispetto (e insieme) ad altri grandi contesti di riferimento già ampiamente noti (Napoli, la Toscana, il Veneto). Ognuno dei quattro capitoli di cui la tesi si compone è di per sé una ricerca, che apre piste di approfondimento rilevanti non solo per il Boccaccio, ma anche per la cultura dell’età dell’Umanesimo, nonché per la produzione manoscritta e per le collezioni di fondi antichi del territorio.

Riconoscimenti

Vincitrice del Premio Boccaccio per la miglior tesi di laurea magistrale, Edizione 2022, con questa motivazione: “Per l’originalità, il carattere fortemente innovativo, e per le prospettive di indagine che apre come progetto, si ritiene che la tesi di Giorgia Paparelli, svolta con rigore e competenza, sia meritevole di ricevere il premio dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio come miglior Tesi di Laurea magistrale per l’anno 2022”.

 

 

Disciplina

Lingue e letterature anglo-americane - s.s.d. L-LIN/11

Laureato

Dott. Cristiano Costantini

Titolo tesi

(Un)Human Capital: Racial Capitalism and Social Critique Through Metaphoricity in Boots Riley’s Sorry to Bother You

Relatore

Prof. Valerio Massimo De Angelis

Sessione

Luglio 2022

Abstract

La tesi del Dott. Costantini esamina il film grottesco/fantastico di Boots Riley Sorry to Bother You (2018) rintracciando le strategie metaforiche (a tutti i livelli: linguistico, visivo, sonoro) che il regista afroamericano impiega per condurre una sistematica denuncia delle ideologie e delle retoriche che il “capitalismo razziale” statunitense contemporaneo adotta per consolidare ed espandere l’attuale configurazione delle relazioni di potere. Nel suo percorso interpretativo il Dott. Costantini dimostra un’estrema raffinatezza teorico-critica (suffragata da una estesissima conoscenza dello “stato dell’arte”, sia nel campo della Critical Race Theory sia in quello degli studi sui linguaggi metaforici), che gli consente di proporre non solo una lettura del tutto originale del film ma anche promettenti prospettive di ulteriori ricerche sulle questioni della rappresentazione metaforica dei conflitti sociali e razziali.

 

Disciplina

Lingue e letterature anglo-americane - s.s.d. L-LIN/11

Laureato

Dott. Tommaso Remia

Titolo tesi

Queer Shadows, Black Monsters: African American Literature and the Gothic

Relatore

Prof. Valerio Massimo De Angelis

Sessione

Giugno 2022

Abstract

La tesi del Dott. Remia prende in esame una serie di romanzi di autrici afroamericane per analizzare l’uso innovativo che in essi viene fatto dei codici della letteratura gotica e horror, al fine di porre in luce come, attraverso le formule del fantastico, le questioni di razza, genere e sessualità vengano affrontate da prospettive volutamente distorte e disorientanti, e perciò stesso in grado di penetrare in modo sorprendente nelle contraddizioni dei sistemi di potere che intersecandosi producono la discriminazione e la marginalizzazione di soggetti considerati come “non-normali” dalla cultura dominante. La tesi, che è scritta in un inglese raffinato ed elegante e fa uso di una bibliografia teorico-critica estesa e aggiornata, è un contributo originale di altissimo livello al dibattito contemporaneo su questi temi, e può aprire la via a future indagini sulle nuove direzioni intraprese da autori (e soprattutto autrici) che impiegano il genere fantastico per scardinare i discorsi normativi sulle identità etniche e di genere.

Tesi di Laurea magistrale Classe LM-37

Disciplina

Filologia Germanica - s.s.d. GERM-01/A

Laureata

Dott.Riccardo Carella

Titolo tesi

L’anima nella poesia anglosassone: forme di interiorità nell’Inghilterra medievale

Relatore

Prof.ssa Carla Cucina

Sessione

Novembre 2024

Abstract

In un’affascinante simbiosi tra valori eroici e principi dell’interpretatio christiana, gli autori e i poeti anglosassoni hanno dedicato particolare cura alla rappresentazione della vita e dell’interiorità dell’uomo. Anima e mente in particolare (sāwol e mōd) si rivelano centrali nell’elaborazione letteraria, la prima concepita come energia vitale ed essenza che permane dopo la morte, la seconda come strumento responsabile delle attività cognitive ed emotive. Attraverso l’analisi di una selezione di testi dal corpus inglese antico, la tesi offre uno studio della questione che chiama in causa vari livelli d’indagine, da quello etimologico a quello storico, da quello semantico a quello tematico. Attenzione è data all’incidenza della cultura latino-cristiana in autori come Alcuin, Alfred e Ælfric, e all’occorrenza di temi ricorrenti nella poesia come l’anima sottoposta al giudizio divino; il dualismo tra anima e corpo, e la rappresentazione dell’aldilà come destinazione ultima dell’anima, in contrasto con la caducità del mondo terreno.

Disciplina

Filologia Germanica - s.s.d. GERM-01/A

Laureata

Dott.ssa Dana Bene

Titolo tesi

Tra mito e religione: tradizioni a confronto nei Dialoghi tra Salomone e Saturno

Relatore

Prof.ssa Carla Cucina

Sessione

Novembre 2024

Abstract

La tradizione inglese antica dei Dialoghi fra Salomone e Saturno costituisce una delle questioni letterarie insieme più discusse e meno risolte dalla critica filologica. Dopo aver collocato le opere nel loro più immediato contesto di trasmissione, affrontandone la collocazione manoscritta relativa, la tesi affronta la complessa e diversificata organizzazione del materiale dialogico-sapienziale, che mette quasi programmaticamente a confronto le due ‘anime’ dell’Inghilterra altomedievale, da un lato l’eredità pagana e dall’altro la tradizione cristiana, con attenzione anche agli influssi irlandesi. I testi sono quindi analizzati enucleando alcuni elementi ritenuti specialmente significativi. Dal Solomon and Saturn I e dal Solomon and Saturn Pater Noster emerge come la preghiera si faccia lógos già nella scrittura, per divenire una figura protettrice completamente antropomorfa che combatte come i santi difensori della Fede contro il Maligno. Dal Solomon and Saturn II vengono indagate in particolare le figure di Wulf, di Nimrod e del Vasa mortis. Caute conclusioni vengono proposte sulla paternità della tradizione salomonica nell’Inghilterra anglosassone.

 

 

Tesi di dottorato in Umanesimo e Tecnologie

Disciplina

Storia della filosofia antica - s.s.d. M-FIL/07

Laureato

Dott.ssa Federica Piangerelli

Titolo tesi

Alle origini del confronto con l’alterità. Barbaroi e xenoi nel pensiero greco antico. Una indagine storico-filosofica.

Relatore

Prof.ssa Arianna Fermani

Sessione

Giugno 2023

Abstract

Considerate le nuove forme di razzismo dilaganti nelle società contemporanee, la ricerca intende studiare il tema da una inedita prospettiva storico-filosofica. La tesi, infatti, esplora le origini del confronto con l’alterità, assumendo come baricentro identitario il mondo greco antico e come figure dell’estraneo il barbaros, cioè lo “straniero non greco”, e lo xenos, ovvero lo “straniero greco”. Lungi dal comparare mondi irriducibilmente distanti, quali l’Antico e il Contemporaneo, questa mossa argomentativa risponde all’esigenza di capire se e come la riflessione classica possa offrire modelli ermeneutici utili per orientarsi nella complessità del presente. Accanto a questa finalità più ampia, l’indagine persegue anche uno scopo più specifico: ricostruire, soprattutto ma non solo, la posizione dei filosofi, da Talete ad Aristotele, nei riguardi del barbaros e dello xenos. Questa, infatti, merita di essere valorizzata perché segue una dinamica di raffronto, che talvolta si fa di contrasto, con l’immaginario culturale greco, sempre più colonizzato da una pervicace ideologia. Ad uno sguardo dall’alto sui tre capitoli in cui si snoda l’elaborato (1. Prospettive greche sui mondi barbari. Dalla riflessione dei Presocratici a quella di Aristotele, passando per i Sofisti, Ippocrate e Platone; 2. Relazioni tra stranieri nel mondo greco. Il contributo di Platone; 3. Le pratiche di ospitalità e i percorsi di accoglienza oltre la filosofia), nonché sull’appendice finale (Il mito civico ateniese dell’autoctonia. Alcune riflessioni critiche) spiccano almeno due snodi concettuali di fondo. Da un lato, risalta la “postura critica”, ovvero la profonda attenzione che i vari pensatori riservano all’analisi delle articolate logiche costitutive dell’incontro con quelle differenze che pongono una domanda radicale al cuore dell’identità greca. Dall’altro, emerge l’“atteggiamento problematizzante”, cioè la struttura di pensiero comune a tutti gli autori, che invita ad andare oltre la superficie degli eventi per lasciarsi provocare dall’infinita ricchezza dell’essere e scegliere la via “più breve” solo quando è la stessa realtà ad esigerla.