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Attualmente sono docente a contratto del corso di Estetica presso l’Università degli Studi di Macerata (Dip. di Sc. politiche, della Comunicazione e delle relazioni Int.), dove ho in precedenza tenuto un laboratorio di Estetica di Musica Contemporanea, e un corso su Etica e Giornalismo. Sono autore di due monografie su argomenti di carattere estetologico, e co-curatore e traduttore di una raccolta di saggi del filosofo (e valente cantante jazz) americano Jerrold Levinson (Arte, critica e storia. Saggi di estetica analitica, Aesthetica, Palermo 2011). Mi occupo principalmente di estetica analitica contemporanea e di filosofia empirista del XVIII secolo. Le arti visive e ancor più la musica sono il principale banco di prova delle teorie sulla definizione dell’arte, sull’esperienza estetica e sul giudizio di gusto che di volta in volta prendo in esame. Perciò, la musica compare sempre nei miei lavori, nelle mie riflessioni, anche quando non esplicitamente dedicate a essa; senza parlare del ruolo imprescindibile che riveste nella mia vita, pubblica (collaboro stabilmente con l’Associazione musicale Appassionata di Macerata nell’organizzazione di incontri con compositori, musicisti e studiosi; scrivo recensioni di musica contemporanea per kathodik.it; sono nel comitato redazionale della rivista Scenari di Mimesis per la sezione musica) e privata. Non passa infatti giorno senza che ascolti qualcosa. Cosa? Beh, diffido di chi sostiene di apprezzare ogni genere di musica, ma mi vanto di ascoltare di tutto, dai Pet Shop Boys al gamelan indonesiano, da Brahms a Terry Riley, con la stessa intensità, concentrazione e passione. Confesso però la mia predilezione per la musica classica contemporanea; non tutta, in verità, solo quella comprensibile (ma non banale) ed espressiva (ma non sentimentale). Il mio motto è: “mi piace molto la musica contemporanea, ma molta musica contemporanea non mi piace”.

Pubblicazioni più significative su musica e/o esperienza (a partire dalla più recente):

Being Tied to What, and Why? On the Objective Side of (Bertram’s Notion of) Aesthetic Experience, «CoSMo» 6, 2015, pp. 75-81.

Dalla storia all’opera. Nuovi percorsi verso la definizione dell’arte, Eum, Macerata, 2012;

De generibus disputandum est. Ragioni e vantaggi del classificare la musica, «Aisthesis», 2, IV, 2011, pp. 47-59;

Due livelli di sopravvenienza estetica, in Luigi Russo (a cura di), Premio Nuova Estetica, «Aesthetica Preprint», Supplementa, 23, 2009, pp. 155-177.